martedì 10 gennaio 2017

Renzi vuole che salviamo l’Italia

Renzi in prima linea.  La primavera sta arrivando, direbbe Orfini appassionato lettore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George RR Martin.





Riportiamo i nostri giovani in Italia, ha stabilito Renzi alla vigilia del ritorno romano.
I ragazzi che sono qui vengano a prendersi l’Italia Bella, sepolta sotto cumuli di macerie e sotto coloro che vi stanno seduti apparentemente inamovibili. A questo fine l’ex Presidente del Consiglio sta lavorando a una squadra pronto soccorso Italia e il programma di Renzi si annuncia come il piano di battaglia del team di medici in prima linea.

Sulla barella c’è il Paese e lui chiama a prendere stetoscopio ed elmetto, si rivolge agli uomini migliori del popolo, energici, coraggiosi e determinati. Un’Italia piena di energia, coraggiosa e determinata giace sotto i detriti di una legislazione stratificata e paralizzante e i vecchi baroni che se ne approfittano: questo è il quadro dell’unità di crisi costituita a Rignano con Tommaso Nannicini.

Per far tornare a sorgere il sole tra le nostre case, nella serenità dei rapporti di vicinato dove tutti ti aiutano e tu aiuti gli altri riscoprendo la saggezza antica e insieme imbattibile del villaggio italiano, Renzi ritorna oggi a Roma e riorganizza le fila.

Chiama a raccolta forze fresche e il primo passo sarà un’iniezione ricostituente per dare protezione ai giovani precari, alle partite Iva,  ai ricercatori e agli innovatori.



Monica Montanari




Fonti:

Goffredo De Marchis, «Renzi cambia squadra, nuova ricetta per il Pd. "Giovani e intellettuali”», Repubblica.it, 10 gennaio 2017


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